Lucida BurakBulut Luce nera UV 18

Lucida

Sotto la luce nera, il corpo non diventa carne ma bagliore: un bagliore, un'eco, un miraggio. Lucida cerca la soglia in cui la forma si dissolve.

Lucida non è una questione di luce, ma di trasformazione. Cattura corpi che si dissolvono in bagliori, miti e pigmenti. Lucida esplora le soglie incandescenti del visibile, dove la luce non si limita a illuminare il corpo ma lo trasforma in un paesaggio di pigmenti, scintille e fosforescenze. Ogni immagine è un rituale, un rito di passaggio tra il visto e il sentito.

Scattata sotto la luce ultravioletta con vernici fluorescenti per il corpo, questa serie di Burak Bulut Yildirim segna un allontanamento radicale dalle sue composizioni di nudo più architettoniche. Qui il corpo si dissolve in universi al neon, polvere cosmica e particelle oniriche. I volti sono adornati come maschere mitologiche, i corpi brillano come costellazioni. Lucida evoca l'estasi luminosa delle stanze dell'infinito di Yayoi Kusama, il misticismo del chiaroscuro di Caravaggio e l'intensità viscerale del cinema illuminato al neon. Queste fotografie non rappresentano il corpo, lo trascendono. La carne diventa una tela astratta, una nebulosa vivente. In alcuni fotogrammi, la maternità brilla come un mistero divino; in altri, il movimento liquefa l'identità.

Creata nell'ambito di una collaborazione continuativa con danzatori, performer e artisti del corpo, Lucida spinge la fotografia oltre la documentazione, verso l'alchimia. Ogni stampa in edizione limitata è una reliquia di trasformazione, un artefatto visivo del potere della luce di alterare la percezione. Per i collezionisti, Lucida non è solo una serie: è un sogno elettrico catturato su carta.

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